martedì 17 dicembre 2013

La guerra degli orchi

Gli Orchi, una specie dalla quale è altamente consigliato stare alla larga. Tuttavia, molto spesso, è difficile tenere le distanze da queste orrende creature.
Alte e grosse più del doppio di un umano, sfruttano la loro forza per distruggere ogni cosa che non gli appartenga. Le loro scorribande sono elemento comune in almeno una pagina di ogni capitolo della storia di Clivecraft, ma a causa della loro bassa intelligenza, questi casi sono solo uno sbuffo di fumo tra le sabbie del tempo.
L’eccezione a questa regola prese il nome di Gothrack, l’orco dalla sciabola insanguinata.
L’unico esemplare di questa razza a essere riuscito a far coesistere un gruppo di umanoidi mostruosi tanto a lungo da divenire un problema per i regni delle terre di Yblamar.
Quest’orco sfruttò la credenza comune che gli orchi non sarebbero mai riusciti a organizzare un attacco concentrato, e fomentò ancor di più questa mezza verità, lasciando che le sparute tribù nomadi continuassero a muoversi in modo disordinato tra i focolari di guerra degli umani.
Gothrack riuscì a far giungere alle orecchie dei capi tribù di questi gruppi, false notizie di obiettivi d’interesse, in modo da spingerli a muoversi dove gli avrebbe fatto più comodo, così, mentre questo paravento di attacchi suicidi faceva da fronte ai suoi piani, Gothrack stesso rimase nascosto nelle retrovie, tra le pendici dei monti Berkingath.
Con la forza riuscì a radunare sotto un’unica bandiera molte altre tribù nomadi orchesche, a cui si unirono anche i troll, e i pericolosi giganti delle colline.
Durante questi violenti “reclutamenti”, Gothrack dimostrò doti strategiche uniche per un membro della sua specie, cosicché fu in grado di sorprendere ogni avversario che lo sottovalutasse. Gli scontri furono tanto violenti e rapidi che, agli occhi dei nani delle montagne, non sembrarono altro che le solite baruffe tra umanoidi mostruosi.
Alla fine di questa campagna di imposizione della propria leadership, l’esercito di Gothrack contò migliaia di violenti individui dalla forza e potenza distruttiva pari ad almeno cinque uomini per ciascuno.
Le tribù selvagge che iniziarono a prendere ordini da Gothrack, compresero finalmente che, la collaborazione tra le varie tribù, significava sopravvivenza.
Quando finalmente i nani scout riuscirono a scoprire un distaccamento umanoide dell’esercito di Gothrack, nascosto tra le montagne, in attesa di un attacco a sopresa contro una importante carovana diretta verso le loro città sotterranee, capirono che Gothrack era ormai divenuto una minaccia da non sottovalutare.
Lo sventato attacco fece capire al generale degli orchi che il momento di rivelarsi era finalmente giunto, poiché i nani non sarebbero più rimasti a guardare.
Le infinite caverne e gli innumerevoli nascondigli sotterranei, però, rendevano quasi impossibile uno scontro tra le due razze, così, Gothrack, per impedire che i popoli delle valli venissero avvisati dell’imminente pericolo, si mosse per primo.
L’esercito umanoide calò dalle montagne come un fiume incontrollato. I testi dell’epoca descrivono l’armata come una macchia scura, compatta e veloce, che si estendeva fin dove l’occhio poteva guardare, e che fagocitava letteralmente ogni cosa sopra cui passava, lasciandosi alle spalle i moncherini fumanti di qualunque struttura costruita dall’uomo.
La distruzione causata da questa guerra, seppur rapida, fu maggiore di qualunque altra. Gothrack fu infine sconfitto, poiché per quanto il suo esercito fosse potente, era pur sempre composto da creature codarde per natura.

 

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