Materia scelse il più equilibrato tra gli ammassi di elementi creati nello spazio, e su di esso creò alcune forme di vita.
In seguito comunicò a Pensiero il suggerimento che Guerra aveva elargito, ma Pensiero collaborò solo in cambio di un favore da parte di Materia.
Chiese di avere un corpo materiale con cui avrebbe potuto interagire col nuovo mondo appena creato, e Materia accettò il compromesso, così quando arrivò il momento di adempire al patto stipulato con la sua controparte, Materia generò un materiale che potesse contenere una parte dell’essenza di cui erano costituiti, e con essa modellò alcune forme da cui poi avrebbe scelto l’avatar di Pensiero.
Gli involucri che creò furono molti, ma infine scelse la forma più equilibrata e innocua da donare al suo avversario, una forma che si sarebbe potuta definire come primo tentativo di creazione della razza umana.
L’involucro, composto da un materiale di colore bluastro e virtualmente indistruttibile, con la sua forma umana avrebbe contenuto parte dell’essenza di Pensiero, ma senza la capacità di contenere anche i suoi poteri di creazione.
Così, agli albori della genesi, il primo essere umano iniziò a camminare sul nuovo mondo insieme agli altri esseri viventi primordiali e, nonostante non fossero contemplati i limiti che questo avatar imponeva a Pensiero, l’essere divino si vide costretto a mantenere il patto stipulato, donando uno spirito guida ad ogni essere vivente.
Pensiero però iniziò a nutrire un forte rancore per la mancata occasione di interagire come avrebbe voluto con il nuovo mondo, così influenzò alcune creature generando i parassiti e i batteri che avrebbero perpetrato la sua vendetta.
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