Orgogliosi per natura, e dallo spirito resistente come le rocce che scolpiscono e modellano, rimasero ai margini delle altre società ad osservare ciò che avveniva al di fuori delle loro gallerie.
Il mondo era irrequieto, dove la razza umana continuava a darsi battaglia spargendo il proprio sangue nelle terre circostanti, e furono felici che i monti non fossero facilmente raggiungibili dai loro eserciti.
Rimasero nascosti per lungo tempo, cercando di avere meno contatti possibili con quella razza tanto stupida, emarginandosi sempre di più e vivendo in comunità sempre più grandi, fino a fondare intere città nel sottosuolo.
Più primitivi degli umani in ambito tecnologico, svilupparono grandi conoscenze in ambito minerario, diventando gli unici esperti in questo settore.
PRIMA ERA
Al culmine del loro sviluppo i nani poterono contare su numerose città nel sottosuolo che comunicavano tra loro attraverso gallerie sotterranee, mantenendo il predominio dei monti e gestendo ogni risorsa mineraria attraverso scambi con altre materie prime.
CATACLISMA
L’Era del disordine provocò numerosi terremoti che portarono caos e distruzione anche a questo popolo pacifico, facendo crollare intere volte e distruggendo le gallerie di comunicazione e le città stesse. Intere comunità furono distrutte, e il monopolio dei monti fu perduto a favore delle altre razze che si insidiarono in cerca di protezione dalla distruzione che sconvolse il mondo esterno.
I nani dovettero scontrarsi contro gli umani per difendere le loro miniere di ferro, ma allo stesso tempo organizzarono anche spedizioni di ricerca e salvataggio per quelle comunità disperse a causa dei crolli sotterranei. Tuttavia, molte casate naniche sparirono, e di loro non si seppe più nulla.
SECONDA ERA
Tra la fine dell’Era del disordine, e l’inizio della seconda Era, le radiazioni magiche che iniziarono a espandersi per tutto il mondo, donarono particolari benefici alla razza nanica, che vivendo circondata dalla roccia e dalle strane formazioni minerarie che la terra stessa iniziava a espellere, acquisì una innata resistenza alla magia.
Questa consapevolezza crebbe col passare del tempo, durante i numerosi scontri contro gli umani, che sempre di più facevano affidamento a questa nuova arte, e così, ancora una volta, gli uomini furono scacciati dai territori montuosi, dove rimasero solo le comunità che non erano in grado di combattere.
I nani mantennero un comportamento ostile verso chiunque si espandesse nei loro territori, fino a quando, un condottiero umano, riuscì a convincerli a combattere al suo fianco, in una guerra che potesse aiutarlo a spegnere tutti i fuochi di battaglia che consumavano il mondo, e fu così, che il popolo nanico iniziò a espandersi nelle altre regioni, convivendo con gli umani e le altre razze.
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