sabato 21 dicembre 2013

Atto III: I piani dimensionali

Spinta dalle nuove emozioni che Pensiero le aveva donato, Materia reagì creando una dimensione in cui avrebbe messo tutto ciò che era stato creato, e nacque la Dimensione Primaria.
Al suo interno ampliò la realtà, generando lo spazio, i pianeti, e le costellazioni; al termine di tutto, comprese quanto apprezzava le sue creazioni.
Decise allora di proteggerle, ma presto si rese conto che vi era solo un unico modo per farlo, ed era impedire che entità come Pensiero potessero intaccarle, ma ciò significava dover sigillare l’accesso alla Dimensione Primaria anche a se stessa.
Dopo un incalcolabile tempo, Materia trovò una soluzione.
Lasciò la Dimensione Primaria e portò con sé gli elementi primordiali, mettendoli ciascuno in una dimensione personale, creando, in questo modo, le quattro Dimensioni Elementali (Acqua, Fuoco, Aria e Terra).
Questa soluzione permise, attraverso un legame indiretto dei cinque piani di esistenza, di creare un solido equilibrio rigenerativo in grado di combattere il tempo.
Pensiero rimase meravigliato dal creato, ma comprese velocemente quali erano i piani di Materia, così creò a sua volta due dimensioni privi di sostanza, quella Spirituale, che rappresentava in qualche modo la sua natura, e quella delle Ombre.
Terminata la creazione le avvicinò alla Dimensione Primaria, iniziando a influenzarla grazie a esse.
Dopo molto tempo, Pensiero scoprì che da queste dimensioni era in grado di influenzare anche quelle Elementali, a lui proibite in quanto incomplete. Iniziò così a studiarle e a comprendere il loro delicato equilibrio, basato sul contrasto ed il completamento vicendevole.
Dopo aver pianificato una vendetta appropriata, Pensiero mise in contatto gli elementi in contrasto, e questi iniziarono a piombare nel Caos.
 

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