Al pari degli umani, gli esponenti di questo popolo vissero lunghi periodi di conflitti con il resto del mondo ma, in maniera differente dalla razza umana, non bramavano nuovi territori o maggior potere, ma soltanto anarchia e distruzione.
Per questi motivi, i mezzorchi rimasero principalmente creature ottuse e violente, poco inclini alla formazione di comunità degne di essere citate.
PRIMA ERA
Data la loro inclinazione alla forza bruta e tempra selvaggia, i mezzorchi furono subito sfruttati e istruiti all’arte della guerra dagli umani, usandoli come truppe d’elite durante la prima Era.
Più volte, l’unione di questi due popoli, decretò vittorie schiaccianti contro i nemici, quindi questa razza fu sicuramente disprezzata, ma anche temuta.
Grazie a queste qualità i mezzorchi non furono schiavizzati come i mezzelfi, ma il loro animo burbero li condannò a rimanere nell’ombra fino al giorno del cataclisma.
CATACLISMA
Nell’Era del disordine i mezzorchi abbandonarono le popolazioni nomadi umane, preferendo una vita in cui il loro lato mostruoso potesse essere sfogato liberamente.
Divennero barbari e ancora più selvaggi di quanto fossero in passato ma, a differenza dei loro cugini più ignoranti e disorganizzati – gli orchi di sangue puro -, i mezzorchi riuscirono a convivere con le altre razze, aiutando i nomadi a liberarsi dei pericoli delle terre selvagge.
SECONDA ERA
Nella seconda Era, i mezzorchi riuscirono a spiccare come condottieri valorosi negli eserciti umani, riuscendo a scolpire i loro nomi nelle battaglie più cruente. Altri eressero comunità al pari dei mezzelfi, divenute poi città multirazziali e, altri ancora, continuarono a vivere una vita libera dalle costrizioni civilizzate, preferendo una vita avventurosa e pericolosa.
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