giovedì 20 marzo 2014

Storia di Astonia

Durante la Prima Era, l’isola faceva parte di Avail o più conosciuta come Vallata di Ashen, ed è rimasta nascosta a tutte le razze degli altri continenti, che a causa delle numerose guerre combattute in quel periodo, erano completamente disinteressate all’esplorazione dei mari e oceani.
Rimasta a lungo lontana dalla civiltà in continua evoluzione, questa terra ha mantenuto uno stato incontaminato e selvaggio, agevolando la proliferazione di molte razze animali, mentre le razze umanoidi più intelligenti erano poco più che umani selvaggi e trogloditi.
Questi umanoidi vivevano in piccoli branchi sparsi per tutto il territorio, vivendo di caccia e di ciò che la foresta poteva offrirgli.

Quando giunse la terribile esplosione che sconvolse l’intero mondo, l’isola si staccò da Avail e fu in parte sommersa da un maremoto, e in molti, tra animali e umanoidi, scomparvero tra le acque dell’oceano. Solo una piccola percentuale di esseri che viveva nella foresta sopravvisse protetta dai forti e resistenti arbusti intrecciati tra di loro a formare una barriera.
Il maremoto portò anche l’isola all’attenzione della razza dei tritoni, che in fuga dall’oceano infuriato trovarono rifugio tra le coste di questa terra sopravvissuta allo sconvolgimento.
Le radiazioni scaturite dall’esplosione colpirono pesantemente il territorio, provocando mutazioni genetiche e magiche sulle varie razze animali e umanoidi, e queste iniziarono ad avere comportamenti estremamente aggressivi.
In breve le razze umanoidi presentarono i primi segni di licantropia, e la maledizione magica si espanse con preoccupante rapidità, rendendo le bestie e gli umanoidi sempre più simili tra loro.
Non ci volle molto prima che la razza marina tentasse di esplorare l’isola, incontrando queste creature magiche e pericolose, e subendo ogni volta gravi perdite.
Tra le fila dei licantropi si risvegliò anche un Profeta di Atoris, che rese più pericolose organizzate queste belve. Attraverso il sacrificio dei propri simili, questo Profeta di nome Fer-wemam fu in grado di creare oggetti magici dal potere malefico, che poi donò ai propri campioni.
Infine avviò una spedizione contro gli esseri che si nascondevano tra le coste dell’isola, sterminando ed espandendo la maledizione anche tra i tritoni.
 
Intorno alla fine dell'Era del Cataclisma si aprì misteriosamente un portale nelle profondità della foresta, da cui uscirono creature immonde di ogni genere, che si espansero per tutto il territorio scontrandosi con gli abitanti selvaggi del luogo.
Fer-wemam si trovò per la prima volta in difficoltà, e iniziò una lotta per la sopravvivenza della propria razza, ma molti dei suoi migliori combattenti caddero.
La battaglia per il predominio dell’isola si protrasse per molto tempo, finché un giorno i demoni furono di nuovo risucchiati nel portale che scomparve misteriosamente nello stesso modo col quale era comparso, lasciando sul luogo segni indelebili di quegli eventi.
I demoni non tornarono più e l’isola iniziò a rigenerare le ferite di quella battaglia, ma Fer-wemam non fu più visto e nessuno scoprì cosa gli fosse capitato durante la guerra contro gli immondi.
Senza la guida del profeta, i licantropi si dispersero, tornando ad essere molto più simili agli animali che agli umani, e sull’isola tornò un lungo periodo di pace.

Molto tempo dopo, sull’isola giunse una prima nave di esploratori proveniente da Antaria, guidata da Ander mielko, un famoso esploratore di quei tempi. Giunta sull'isola, la spedizione s'inoltrò nella fitta foresta in cerca di una razza evoluta, ma trovò solo gli aggressivi licantropi. Il primo impatto sorprese molto gli esploratori, che comunque riuscirono a cavarsela grazie alla magia che avevano imparato nei luoghi da cui provenivano.
Fu eretto un piccolo avamposto protetto da soldati delle vicine regioni, e alcuni esemplari di quelle creature furono portati alla capitale della Confederazione per essere studiati. Gli esploratori disboscarono la foresta per trasportare la legna in altre regioni, ma i lavori furono bloccati dal rinvenimento di segni runici su alcune rocce che affioravano dal manto erboso del bosco.
Sapienti maghi cercarono di studiarne il significato scoprendo che quei simboli erano un sigillo per tenere chiuso un male estremo, e che il disboscamento della foresta avrebbe messo a rischio l’intreccio di quella magia. I lavori terminarono subito, e l’avamposto fu smantellato. Ma chi aveva investito denaro su quell’isola non era disposto a rinunciare così facilmente.
Così fu firmato un trattato a cui tutte le regioni della Confederazione aderirono, e l’isola divenne ufficialmente di proprietà di Damien, la capitale di Antaria, e questa si impegnò a costruire Astonia-dalkar, un'enorme prigione da cui i peggiori criminali di tutto il continente non sarebbero mai riusciti a fuggire.

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