domenica 27 aprile 2014

Armendan

Sul lato settentrionale della cittadella, le mura esterne si uniscono a quelle interne a formare un’unica barriera alta 10 metri, che passa in mezzo a questo piccolo paese abitato dai soldati che non sono di turno nelle prigioni.
Armendan è divisa in due parti dalle mura della prigione, e per attraversarle senza far scattare l’allarme, è necessario la medaglia magica che ogni soldato possiede.
Le due parti del paese che sono divise dalle mura contengono stili di vita molto differenti, dovuti alla posizione in cui ci si trova.
  • Armendan interna: La parte interna è abitata dai soldati più rudi a cui non interessa molto la vita a contatto con l’aria aperta, o che semplicemente amano vivere giocando d’azzardo in quei locali che si possono trovare in questa zona.
    Essendo la parte più vicina alla cittadella vera e propria, questi soldati sono anche reperibili in ogni momento del giorno e della notte, e in rispetto a questo, gli abitanti di questa zona ricevono un salario lievemente più alto di chi decide di vivere nella zona esterna di Armendan.
    Il quartiere ha un aspetto trasandato quanto i cortili interni della cittadella ed è composto da edifici di pietra molto simili alle prigioni della cittadella. Altri possibili edifici che si possono trovare in questa zona sono le cucine della prigione, palestre per l’addestramento dei soldati o locali simili a taverne, dove la sera i soldati si riuniscono per bere in compagnia e chiacchierare tra loro.
  • Armendan esterna: I rari stranieri che giungono ad Astonia preferiscono di gran lunga abitare in questa zona di Armendan, occupando temporaneamente le abitazioni che la milizia della cittadella mette a disposizione per gli ospiti.
    I soldati vivono anch’essi in edifici molto più curati di quelli della zona interna di Armendan, composti da pietre bianche che si riescono a recuperare dalle coste dell’isola, e da bellissimi giardini pensili che danno al luogo un aspetto simile ad un luogo di villeggiatura.
    Questa è l’unica zona in cui i soldati possono abitare con le loro famiglie e vivere una vita tranquilla con un lavoro sicuro che abbia anche un  buon salario, e in alcuni punti si possono vedere anche campi agricoli che vengono curati dalle mogli e figli dei soldati, o botteghe di beni primari.
    Questa zona è anche l’unico punto della cittadella in cui ci si può veramente dimenticare di vivere a fianco di un prigione, e chi non è in servizio gradisce anche la pesca sulle rive orientali dell’isola o la caccia nell’ampia prateria fino ai margini più esterni della foresta Wulbar. L’unica caserma presente in questa parte è posta a fianco dell’ingresso principale verso la cittadella, una grossa arcata scavata nelle mura che tagliano a metà Armendan, e infusa della magia che allarma la prigione di chi entra o esce senza la rispettiva medaglia di sicurezza.
    Nei particolari giorni in cui giunge una nave di prigionieri, questi vengono scortati verso la prigione attraverso la strada principale che passa attraverso Armendan, e con l’intera caserma a guardia, vengono fatti passare sotto l’arcata dopo che la sua magia è stata disattivata in parte per permettere solo l’accesso senza provocare l’allarme.
    Questo è l’unico momento che la magia dell’arcata non è completamente in funzione, ma il numero delle guardie che si trova in zona in quel momento è abbastanza alto da dissuadere la maggior parte dei prigionieri che sperano in una fuga.
    L’arcata è l’unico ingresso ufficiale della cittadella, ma esiste anche una seconda via per accedere alle mura esterne nel lato occidentale, ma queste vengono usate solo per portare i prigionieri al lavoro nelle miniere di sale. Per molti questo potrebbe essere la via di fuga più facile, ma alcune voci suggeriscono che ci sia la presenza di trappole lungo la via, o ancora peggio, qualche creatura che attacchi chiunque non sia in presenza di soldati.
    Qualcuno ha voluto provarci, ma nessuno è mai tornato, e che sia fuggito o che sia morto questo non è dato da sapere.

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