Nelle vicinanze dell’Oceano
del tumulto quest’isola sfida le onde che si infrangono impetuose
lungo le sue coste, e solo gli innumerevoli scogli frastagliati impediscono
alla regione di essere sommersa.
Vista da lontano l’isola è coperta da una fine nebbiolina che viene creata dallo schianto delle acque lungo le coste dell’isola, e più ci si avvicina e più ci si rende conto che ben pochi luoghi sono adatti all’ormeggio delle navi, e molto spesso, chi si avvicina troppo senza esserne consapevole, va ad aumentare il numero delle navi che giacciono sul fondale marino attorno ad Astonia.
Vista da lontano l’isola è coperta da una fine nebbiolina che viene creata dallo schianto delle acque lungo le coste dell’isola, e più ci si avvicina e più ci si rende conto che ben pochi luoghi sono adatti all’ormeggio delle navi, e molto spesso, chi si avvicina troppo senza esserne consapevole, va ad aumentare il numero delle navi che giacciono sul fondale marino attorno ad Astonia.
L’isola in molte occasioni è stata presa in considerazione
per essere colonizzata, ma le condizioni avverse che impediscono di
raggiungerla facilmente hanno tenuto a bada queste mire espansionistiche, e
così divenne un’isola prigione dopo che fu firmato un trattato che coinvolse
tutte le regioni appartenenti alla Confederazione.
L’isola forma una lingua
di terra che si estende da nord a sud, e
per metà è coperta dalla fitta foresta Wulbar composta da alberi di ogni tipo
cresciuti completamente indisturbati e selvaggi, che compongono un intricato
dedalo di arbusti nodosi.
L’altra metà dell’isola è composta da una
vasta pianura erbosa abitata principalmente da mandrie di bufali che vivono
liberi dalle costrizioni di una espansione civilizzata delle razze umanoidi, ma
possono essere avvistati molti altri animali selvatici su quest’isola, tra cui
volpi, linci o lupi, ma in un numero assai minore.
L’aria di quest’isola porta il
sapore del mare, ed è costantemente areata dalle correnti ventose che arrivano
dall’oceano, portando con se polveri saline che ammantano di una sottile patina
le zone vicino alle coste.
Le estati sono calde ma areate
tanto da non risultare fastidiose, e gli inverni diventano miti e gelidi con il
calare della sera, risultando quasi letali per individui che rimangono esposti
ai venti gelidi che provengono dall’oceano.
L’isola è
abitata sia dai selvaggi nativi, che dai nuovi colonizzatori che vivono a Astonia-dalkar , e
le razze presenti in
questa piccola regione sono più di quante se ne possano trovare in qualunque
altro
luogo.
Mentre il bosco e la pianura sono abitati
da numerosi tipi di animali selvatici, la prigione è abitata da soldati
provenienti da ogni regione che ha aderito al trattato, e si possono trovare umani,
elfi , nani , gnomi, mezzelfi e anche mezzorchi, mentre tra le razze
degli individui che vengono imprigionati si possono trovare anche umanoidi
mostruosi quali orchi e ogre.
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